Pur non essendo il colore di spicco del nostro
pianeta (prevalgono infatti l’azzurro delle acque e il verde della
vegetazione), il colore nero è molto presente nella natura, e può essere
considerato quindi un colore selvaggio. È associato alla terra (elemento
naturale che a sua volta rimanda alla materia primordiale) nel suo stadio
fertile, ossia come simbolo del grembo materno e della nascita della vita.
Colore con il quale si identifica il caos
primordiale, è molto frequente anche nel mondo minerale, vegetale e animale.
È infatti il colore della pietra lavica,
formatasi grazie al deposito di materiale vulcanico dopo le grandiose eruzioni,
e quindi di origine “selvaggia”. Grazie alle sue caratteristiche tecniche la
pietra lavica è molto apprezzata: è resistente agli urti e agli sbalzi termici,
è molto robusta ma facilmente lavorabile, tant’è che, nei paesini alle pendici
dell’Etna, viene impiegata per la realizzazione di oggetti di artigianato e
monumenti.
Nel mondo vegetale, sono in effetti poche le
specie che si presentano nere al 100%, si tratta per lo più di rossi o viola molto scuri,
tendenti al nero. Spicca però per originalità il papavero nero Evelina, dal
1997 riconosciuto a tutti gli effetti come nuova varietà vegetale.
Un altro esempio è il gorilla, conosciuto per il suo folto pelo di colore nero-argenteo. Grande, forte e imponente, è considerato comunque un animale pacifico e tranquillo.
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